-METABOLISMO BASALE A RIPOSO
-DISPENDIO ENERGETICO TOTALE
-SISTEMI DI MISURA

Il metabolismo è il complesso di reazioni biochimiche di sintesi (anabolismo) e di degradazione (catabolismo), che determinano l’accrescimento, il rinnovamento, il mantenimento e il funzionamento di ogni parte del nostro corpo.
Il catabolismo di certi composti semplici (glucosio, acidi grassi) in parte viene disperso come calore, in parte viene immaganizzato sotto forma di composti fosforilati (ATP) per fornire energia alle reazioni anaboliche (per es. sintesi di proteine ed altri composti complessi necessari al ricambio dei costituenti cellulari ed extracellulari) e al funzionamento degli organi, in particolare gli organi vitali e i muscoli.
Il metabolismo basale a riposo (Basal metabolic rate, BMR) rappresenta il consumo energetico minimale di un organismo vivente in condizioni di  riposo, che permette il mantenimento delle funzioni degli organi, in particolare di quelli vitali (deputati alla respirazione, circolazione sanguigna,  attività cerebrale).
Per mantenersi in vita l’organismo è come se bruciasse giornalmente una certa quantità di substrati  (d’origine alimentare e di deposito)  e dalla combustione derivassero acqua, anidride carbonica ed energia (in parte immaganizzata sotto forma di ATP e in parte dissipata come calore):  pertanto il metabolismo  basale si esprime in kilocalorie (Kcal).
A seconda che il soggetto è molto attivo o sedentario il BMR può rappresentare dal 45 a 75% del dispendio energetico totale giornaliero.
Il BMR si può calcolare con formule, tra cui  quella di Harris-Benedict (che si adatta ai soggetti normopeso o con massa muscolare molto sviluppata) e quella di Mifflin (più adatta per i soggetti in sovrappeso od obesi); in modo più preciso si può calcolare con la calorimetria indiretta, che misura le variazioni di concentrazione di ossigeno e anidride carbonica nei gas durante la ventilazione.

Il dispendio energetico totale giornaliero (TEE, Total Energy Expenditure) è la somma del metabolismo basale più le attività termogenetiche dovute alla funzione dei muscoli (attività fisica), dell’apparato digestivo e del tessuto adiposo bruno (termoregolazione). pertanto distinguiamo una termogenesi o produzione di calore 1) indotta dalla digestione del cibo 2)  prodotta da esercizio fisico (Exercise Activity thermogenesis, EAT), e infine una termogenesi 3) da attività non attribuibile all’esercizio (Non-exercise Activity thermogenesis, NEAT).

Il consumo energetico richiesto dall’attività fisica (contrazione dei muscoli), si valuta in MET (metabolic equivalent of task)  ossia come multiplo del metabolismo basale a riposo.
Esistono tabelle che esprimono ogni attività lavorativa, ludica, sportiva in MET.

Dispositivi tecnologici sofisticati permettono oggi di  misurare in modo più accurato e più semplice che in passato il dispendio energetico a riposo e da sforzo,  come il Fitmate e  il Breezing, che sono calorimetri indiretti portatili. L’Armband invece è un Holter motorio-metabolico; il dispositivo si applica intorno braccio  consentendo di svolgere tutte le attività quotidiane anche quelle sportive. Esso permette di misurare:  il dispendio energetico totale, il numero di passi o movimenti effettuati,  il tipo di esercizio fisico con il relativo dispendio energetico,  la temperatura cutanea,  la capacità di recupero.
Questi dispositivi nel complesso possono servire alle persone che vogliono migliorare l’allenamento e le prestazioni sportive e a coloro che non riescono a dimagrire pur seguendo una dieta.